Chi è lo psicologo dell’età evolutiva?

Lo Psicologo Infantile è una figura professionale che ha conseguito il titolo di psicologo attraverso un corso di laurea in Psicologia di cinque anni ed un ulteriore tirocinio di un anno eseguito sotto il controllo di professionisti, successivamente ha sostenuto un esame di stato, il cui superamento gli ha permesso l’iscrizione all’Albo dell’ordine degli psicologi. Per ottenere il titolo di psicologo/psicoterapeuta infantile il professionista si è impegnato in attività cliniche specificatamente riguardanti il campo dell’età evolutiva, attraverso esperienze dirette e la frequentazioni di Master, Corsi di perfezionamento e una Scuola di Psicoterapia inerenti il tema “infanzia e sviluppo”.
Sono abilitati all’esercizio della professione solo gli psicologi iscritti all’Albo a cui i cittadini possono fare riferimento per verificare se un professionista è abilitato (accedere al sito www.psy.it).
Di cosa si occupa lo psicologo dell’età evolutiva?
Uno psicologo dell’età evolutiva si concentra prevalentemente sulle difficoltà, i disagi e le problematiche che ogni bambino o ragazzo può incontrare durante la sua crescita attraverso attività di prevenzione, diagnosi, intervento, abilitazione-riabilitazione, sostegno e consulenza.
Lo psicologo che si occupa di età evolutiva generalmente si occupa di bambini, adolescenti e dei loro genitori. E’ di fondamentale importanza l’apporto dei genitori per avere delle informazioni sul bambino: il suo sviluppo, il contesto in cui vive e le problematiche presenti.
Lo psicologo dell’età evolutiva si occupa anche di percorsi rivolti direttamente ai genitori che solitamente vengono definiti “sostegno alla genitorialità” utilizzati come uno spazio di approfondimento e riflessione sul ruolo del genitore. Importantissimo è, sopratutto nel campo dell’età evolutiva, la precocità dell’intervento: generalmente, prima un bambino viene preso in carico più in fretta potrà risolversi la problematica presente. Se, invece, un disturbo con esordio nella prima infanzia viene trascurato c’è il rischio che esso possa strutturarsi in modo stabile e sarà, perciò, decisamente più difficile aiutare il bimbo. Se si pensa a come i bambini imparino in fretta più sono piccoli, si potrà comprendere come l’intervento precoce sia la migliore strategia che un genitore possa adottare per aiutare il proprio figlio.
Quale approccio al bambino?
Il Servizio di Psicologia dell’età Evolutiva è rivolto ai bambini di età prescolare e scolare.
Un primo incontro con la coppia genitoriale, in assenza del bambino, ha lo scopo di raccogliere il maggior numero di informazioni riguardanti le difficoltà di natura emotiva, comportamentale o cognitiva in essere, così da poter identificare la migliore modalità di intervento.
Il percorso di Valutazione viene svolto per un inquadramento specifico, e necessita indicativamente 4/5 sedute da 60 minuti ciascuna, al termine del quale viene effettuata una restituzione ai genitori come conclusione della fase di Valutazione, grazie alla quale emergeranno gli obiettivi sui quali mirare il Trattamento.
Il Trattamento in genere viene svolto in individualmente e, a seconda del caso, in modalità esclusivamente ambulatoriale, cioè presso lo Studio; gli incontri individuali possono essere, tuttavia, integrati con percorsi di genitorialitá: un percorso di sostegno alla genitorialitá é uno spazio strutturato di incontro e riflessione sul ruolo del genitore, che risponde alle necessitá specifiche della coppia e del bambino. Gli incontri puntano ad offrire informazioni, orientamento e sostegno e per acquisire una nuova modalità di stare nella relazione con i propri figli, con spontaneità, consapevolezza, favorendo processi di cambiamento attivatori di strategie per la soluzione di problemi quotidiani
Nel corso del percorso di Valutazione/Trattamento potrebbe rivelarsi utile la consulenza con altre figure riabilitative (Logopedista, Neuropsicomotricista) e/o con la Scuola, proprio nel rispetto di un approccio globale al bambino/ragazzo.
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