Il tutor didattico

IL TUTOR DELL’APPRENDIMENTO

Il tutor dell’apprendimento o tutor didattico è una figura di affiancamento pensata appositamente per il supporto didattico dei bambini o ragazzi che presentano Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) o Bisogni Educativi Speciali (BES).

L’affiancamento del tutor viene pensato per aiutare il bambino/ragazzo, fuori dall’orario scolastico, nelle modalità di APPROCCIO, GESTIONE, ORGANIZZAZIONE ed APPRENDIMENTO alle materie di scuola e la comprensione delle stesse, in maniera chiara ed il più efficiente possibile.

Tale figura di ‘tutor’ è una persona formata appositamente (tramite corso o master) in merito alle STRATEGIE di aiuto e di supporto che possono agevolare maggiormente l’approccio alle materie scolastiche e l’efficienza organizzativa del bambino nell’apprendimento.

NON UN’UNICA STRATEGIA PER TUTTI.

Come è già noto, parlare di DSA e BES,comporta il dover considerare un ampio spettro di manifestazioni cognitive relative alla problematica presente nel bambino/ragazzo: un bambino o ragazzo al/alla quale è stata diagnosticata (da un’equipe di professionisti) la dislessia, ad esempio, può avere difficoltà che riguardano principalmente la lettura in specifico, ma tale difficoltà può manifestarsi in maniera sensibilmente differente rispetto ad un altro bambino/ragazzo che presenta lo stesso tipo di diagnosi.

COSA FARE?

Il tutor didattico, spesso consigliato come contatto da Associazioni o da Studi multi-professionali presenti sul territorio che prendono in carico la parte diagnostica del bambino, ha quindi l’obiettivo di SUPPORTARE e di aiutare il bambino ad APPRENDERE in maniera efficace ed efficiente le materie scolastiche e, quindi, di allenare le ABILITA’ COGNITIVE che ne derivano e che vengono coinvolte nell’apprendere tali materie.

In specifico, soprattutto, il tutor basa la tipologia di trattamento e di supporto in maniera attenta e sensibile alla SOGGETTIVITA’ del bambino / ragazzo al quale viene affiancato.

Il lavoro può essere definito in tre macro-modalità, che si intrecciano tra loro:

  • SUPPORTO all’apprendimento: imparare ad organizzare al meglio il diario, la programmazione dei compiti a casa, lo studio delle materie; trovare delle strategie efficaci per rendere maggiormente agevole l’apprendimento dei concetti studiati; rinforzare la comprensione degli argomenti, elemento fondamentale poiché rappresenta un allenamento (dapprima sotto l’aspetto scolastico) che coinvolgerà anche la comprensione efficace dei messaggi e dei contesti ai quali, durante la vita, si viene costantemente esposti.

 

  • LAVORO SULLE DIFFICOLTA’ SPECIFICHE: (dislessia, discalculia, compromissione dell’espressione scritta) il tutor propone alcune strategie mirate per affrontare al meglio la presenza della difficoltà specifica di quel bambino/ragazzo. Tali strategie possono essere: impiego di programmi con lettura guidata, utilizzo di schede di supporto, schemi per il ripasso, mappe cognitive studiate ad-hoc, utilizzo di immagini ‘riassuntive’ associate al testo, organizzazione ordinata ed essenziale del quaderno, creazione di ‘quaderni di apprendimento’ nei quali inserire, in forma essenziale ed efficace, tutte le regole e le strategie per svolgere alcuni esercizi, etc.

 

  • LAVORO SULLE ABILITA’ e sui PUNTI DI FORZA: ogni bambino/ragazzo possiede delle capacità e delle abilità sociali, emotive e cognitive che possono essere messe in luce e trattate come ‘punti di forza’. L’importanza del tutor – in pieno lavoro di COLLABORAZIONE assieme al bambino/ragazzo – è quello di osservare, capire e portare alla luce i punti di forza. Imparare ad utilizzare e sfruttare al meglio le abilità già presenti permette una riuscita maggiormente efficace rispetto alla presa in carico della difficoltà specifica di apprendimento ed anche di lavorare sul rinforzo dell’autostima.

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