LA TELE-PSICOLOGIA

In questi mesi di emergenza sanitaria da Covid-19, e in particolare durante il periodo di lockdown, si è sentito molto parlare di “Telemedicina”, o “medicina a distanza”.
Questo tipo di approccio, in realtà, non è qualcosa di nuovo, ma una possibile modalità di lavoro in ambito sanitario che negli ultimi anni ha attratto un crescente interesse, anche grazie alla possibilità di essere utilizzata in diverse situazioni (prevenzione secondaria, riabilitazione, monitoraggio ecc.). La riabilitazione è uno degli ambiti dove è stata fino ad oggi maggiormente utilizzata e, per questa finalità, la medicina a distanza è considerata un mezzo efficace per l’erogazione di servizi in grado di rispondere ai bisogni dei pazienti.
In Italia fin dal 2014 il Ministero della Salute ha dato indicazioni ai diversi professionisti sanitari di andare incontro ai bisogni di salute dei cittadini attraverso la telemedicina, includendo in essa anche la “telepsicologia”.

Cos’è la telepsicologia?
Con il termine “telepsicologia” facciamo riferimento alla fornitura di servizi psicologici mediante tecnologie interattive e in tempo reale.
Possiamo distinguere fra due modalità :
- La modalità sincrona comporta l’utilizzo di una piattaforma telefonica o di video-conferenza (es. Skype, Zoom, Cisco, Webex, Meetings ecc.) e consente la comunicazione in tempo reale tra terapeuta e paziente, con una messa in atto immediata dell’intervento terapeutico;
- La modalità asincrona fa invece ricorso a mezzi di comunicazione come e-mail, fax e simili, che possono essere utilizzati per alcune azioni di aiuto e sostegno ai pazienti all’interno di percorsi di trattamento tradizionali o anche di telepsicologia sincrona.
La telepsicologia può essere utilizzata sia in aggiunta alle sessioni di psicoterapia in presenza o come metodo principale per fornire il servizio clinico.
Perchè può essere utile?
La telepsicologia offre l’opportunità di aumentare l’accessibilità del paziente ai servizi offerti dagli psicologi, riducendo o eliminando molte difficoltà di accesso alle cure.
Questa modalità di intervento permette di superare eventuali barriere geografiche: ad esempio nel caso di trasferimento del paziente o del terapeuta in un’altra regione o in un altro Paese, permettendo di proseguire il percorso terapeutico intrapreso.
Ugualmente, nel caso in cui per ragioni mediche o di impedimento fisico, momentaneo o più duraturo non sia possibile effettuare sedute in presenza, la telespicologia può costituire una valida risorsa e alternativa alle tradizionali sedute in presenza.
La telepsicologia, inoltre, consente al terapeuta di intervenire in tutte quelle situazioni in cui per il paziente potrebbe essere difficile, proprio a causa delle problematiche per cui è in cerca di aiuto, uscire di casa e recarsi nello studio del professionista: ad esempio nel caso di depressione, ansia, ritiro sociale ecc.
In generale, possiamo dire che la telepsicologia permette di superare problematiche e barriere che potrebbero ostacolare l’accesso ai trattamenti specializzati e ai benefici che i pazienti possono trarre da essi.
Studi effettuati mostrano inoltre che la possibilità di usufruire di questo tipo di servizio offerto dal terapeuta, riduce le interruzioni precoci dei trattamenti, e i livelli di soddisfazione da parte dei pazienti sono paragonabili a quelli di pazienti che usufruiscono di percorsi in presenza.

Quando può essere utile la telepsicologia?
La telepsicolgia si è dimostrata efficace sia negli interventi con i bambini sia in quelli rivolti agli adulti, e può venire impiegata per far fronte diverse problematiche.
Con i bambini e gli adolescenti si è dimostrata particolarmente efficace nel trattamento di:
- Disturbi d’ansia;
- Sintomi depressivi;
- Dolore cronico;
- Disturbi dello spettro autistico;
- Disturbi della condotta;
- ADHD (Disturbo da deficit dell’attenzione con iperattività);
- Disturbi dello sviluppo;
- Interventi riabilitativi nei DSA;
- Ritiro sociale.
Nel caso degli adulti i campi di maggiore applicazione sono:
- Interventi riabilitativi (es. demenza);
- Depressione
- Disturbi d’ansia;
- Popolazione sorda;
- Disturbo post traumatico da stress (PTSD);
Nel caso di impiego della telepsicologia con bambini è importante valutare prima la loro idoneità. In particolare, sono fattori che rendono preferibile utilizzare un percorso di intervento tradizionale, la presenza di: disabilità cognitive, problemi alla vista o di udito, comportamenti esternalizzati a rischio, bambini piccoli (età inferiore ai 6-7 anni), mancanza di un caregiver che possa essere presente in casa durante le sessioni con il terapeuta (il bambino deve poter avere una stanza che assicuri a lui privacy e al tempo stesso vicinanza di un adulto di riferimento).
È condizione necessaria e fondamentale perché le sedute possano avere luogo, che il bambino non sia solo in casa: il terapeuta ha il compito di assicurarsi, prima di ogni sessione, che un genitore/adulto sia presente e disponibile in casa, anche se non serve sia presente nella stessa stanza della sessione.
La telepsicologia nella pratica
La telepsicologia permette ai pazienti di ricevere a domicilio un trattamento, tramite connessioni internet che permettono la comunicazione tra il clinico, il paziente e, nel caso dei bambini, la famiglia.
Il ricorso a questa metodologia di trattamento richiede, al clinico e ai fruitoti, un impegno e una serietà nel seguire il percorso del tutto paragonabile a quello necessario nei percorsi terapeutici tradizionali.
Come in un percorso terapeutico tradizionale prima di iniziare il clinico deve ottenere il consenso informato dei pazienti e informarli sulle misure adottate per il rispetto della privacy.
Al clinico è richiesta non solo la capacità di presa in carico del paziente, del bambino e della sua famiglia, di valutazione della situazione e monitoraggio del quadro clinico, ma anche la conoscenza sul funzionamento delle piattaforme utilizzate per la comunicazione, così da poter sempre garantire la riservatezza e la privacy dei propri pazienti.
È necessario saper mantenere alta la motivazione e la partecipazione attiva dei pazienti alla seduta: nel caso dei bambini anche attraverso l’uso di software e piattaforme specifiche per interventi di teleriabilitazione, che il clinico deve conoscere e su cui deve avere una formazione specifica.
Le sedute di telepsicologia hanno la stessa frequenza di un trattamento tradizionale e la durata di ciascuna va dai 50 ai 60 minuti.
La possibilità di vedersi faccia a faccia durante la seduta permette a terapeuta e paziente di mantenere un contatto oculare che, soprattutto in alcune circostanze, risulta di fondamentale importanza.
È importante, prima di iniziare un percorso terapeutico di telepsicologia, prevedere con il paziente o con la famiglia del bambino come comportarsi nell’eventualità in cui il mezzo di comunicazione di prima scelta improvvisamente non funzioni , ed è importante prevedere un “protocollo di emergenza”.
Il protocollo di emergenza va spiegato ai pazienti e alle famiglie, durante la prima seduta online: in esso devono essere previste le misure da adottare in caso di crisi durante una sessione.
Perché si possa ricevere, come pazienti, un intervento di telepsicologia è necessario disporre di:
- Smartphone, iPad, tablet, computer/PC;
- Wecam e microfono;
- Connessione internet stabile;
- Luogo in cui è garantita la privacy rispetto le altre persone che vivono in casa;
Strategie di coinvolgimento online (specie con i bambini) prevedono il possibile ricorso a:
- Modalità interattive di condurre la seduta;
- Sessioni più brevi (eventualmente);
- Alternare la terapia con altre attività;
- Consentire il movimento (es stretching o esercizi di grounding);
- Risorse video, musica, giochi;
- Combinare il lavoro su un concetto con un video;
La telepsicologia può essere utilizzata con buoni risultati per mettere in atto interventi di:
- Psicoeducazione: particolarmente utile nelle prime fasi del trattamento per fornire informazioni sul problema, aiutare a normalizzare le reazioni e i sintomi e rinforzare le cognizioni positive del paziente;
- Competenze genitoriali;
- Rilassamento;
- Regolazione emotiva;
- Tecniche cognitive (es per modificare le cognizioni inaccurate e negative);
Può essere utile, per gli obiettivi della terapia, anche la condivisione di materiali, ad esempio tramite la condivisione dello schermo, l’utilizzo dello opzioni di scrittura/pittura/lavagna de software utilizzato, mandare materiali via mail, mostrare materiali davanti allo schermo, chat box.
Concludendo:
- Gli interventi di telepsicologia forniscono un servizio e un importante in quelle situazioni in cui altrimenti le persone non potrebberobeneficiarne o non avrebbero occasione di essere raggiunte;
- La telepsicologia permette di adattare gli interventi in base al tipo di problema presentato dal paziente, all’età, al contesto e alla richiesta specifica;
- È possibile alternare, in uno stesso percorso terapeutico, fasi di intervento online e fasi in presenza, adattando le due diverse modalità alle situazioni (vedi ad esempio il periodo di lockdown) e ai bisogni dei pazienti;
- Le sessioni sono interattive e alternano momenti di conversazione e momenti di attività (soprattutto con i bambini);
- La qualità della relazione terapeutica e l’efficacia di questi interventi, valutati dai pazienti che vi hanno fatto ricorso, sono pari a quelle degli interventi con approcci tradizionali;
La telepsicologia, quindi, non vuole sostituire gli interventi di psicologia e la psicoterapia in presenza, ma può essere una valida alternativa quando per diverse ragioni questa non è possibile.
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