Neuropsico che?
Neuropsicologia e riabilitazione
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Ecco una breve introduzione all’ambito della Neuropsicologia!
Incominciamo quindi con un’osservazione semantica: ci troviamo davanti ad un’interessante mix di parole che vedono avvicinarsi il termine “Neuro”, collegato nel pensiero collettivo alla branca della Neurologia medica e delle Neuroscienze, a “Psicologia”, quindi un ampio ambito del quale si sente spesso parlare relativamente a colloqui, supporto emotivo e psicologico, terapia e psicoterapia del singolo, della famiglia e dei gruppi .
“Ma quindi? Cosa è la Neuro-psicologia?” sento chiedere spesso a coloro con cui mi trovo a parlarne per curiosità o per necessità a fini clinici. Partirei perciò dal chiarire le basi:
Chi è il Neuropsicologo o Psicologo esperto in Neuropsicologia?
E’ innanzitutto uno Psicologo, abilitato all’esercizio della professione psicologica dopo lo svolgimento della Laurea Magistrale in Psicologia + Tirocinio professionalizzante 1000 ore (almeno 1 anno) in ambito Clinico E Neuropsicologico. Deve essere iscritto all’Albo A dell’Ordine degli Psicologi.
Per potersi definire “Psicologo esperto in Neuropsicologia” deve avere alle spalle una formazione che comprenda, oltre alle caratteristiche di base sopra citate, una formazione e competenze certificate nei diversi ambiti:
1- Esperienza professionale, spesso relativa al Tirocinio professionalizzante, con diverse popolazioni neurologiche (pazienti con trauma cranico, pazienti affetti da ictus, pazienti affetti da disturbi neurodegenerativi -> che coinvolgono la memoria, l’attenzione, le funzioni esecutive, le capacità visuo-spaziali) + Tesi di laurea in Neuropsicologia o discipline affini.
2- Formazione E conoscenza approfondita e aggiornata degli strumenti diagnostici e di riabilitazione: gli servono per condurre un’adeguata valutazione neuropsicologica e per impostare e realizzare un eventuale idoneo trattamento riabilitativo di pazienti neurologici (intervento sui vari stadi del ciclo di vita).
3- Acquisizione e continuo aggiornamento delle conoscenze scientifiche essenziali in neuroscienze e in psicologia per migliorare la propria attività professionale clinica, effettuabile attraverso Master, Corsi di Alta formazione e partecipazione ai Convegni scientifici.
Quindi di cosa si occupa?
Si occupa di prendere in carico le richieste di intervento di VALUTAZIONE diagnostica e RIABILITAZIONE IN AMBITO NEUROPSICOLOGICO.
Accoglie pertanto le persone che presentano problematiche Neurologiche: esiti di ictus, traumi cranici, decadimento cognitivo e problemi neurodegenerativi quali le “demenze”, Alzheimer, Parkinson (aspetti legati a linguaggio, memoria e funzioni esecutive), problemi neurologici derivanti da tumori cerebrali.
- effettua un primo colloquio di anamnesi (raccolta storia clinica del paziente + referti di eventuali visite precedenti);
- propone una valutazione diagnostica adeguata per mezzo di test standardizzati;
- propone, in seguito, un programma di trattamento -> riabilitativo, nel caso di traumi cranici, esiti di ictus o tumori cerebrali o di stimolazione cognitiva, nel caso di stadi di iniziale o moderato decadimento cognitivo (inizio Alzheimer, Parkinson e parkinsonismi, stati di declino delle funzioni cognitive).
La Neuropsicologia è un’attività clinica di diagnosi e cura dei processi cognitivi, comportamentali affettivi e relazionali.
Di pari passo con le problematiche neurologiche possono essere presenti difficoltà a livello psicologico:
-> carico emotivo elevato relativo alla gestione ed alla presenza di un problema a livello cognitivo e corporeo;
-> difficoltà per i familiari nella gestione emotiva e comportamentale del paziente con tali problematiche;
Come si svolge il trattamento?
Riabilitativo: per i pazienti, consiste nel progetto di una serie di incontri mirati al recupero della funzione deficitaria. Si svolge in 2 sessioni settimanali di 50 minuti-1 ora l’una, pianificate dal terapeuta per n°X mesi (minimo 3 massimo 6), in base alle necessità emerse in fase di diagnosi.
Stimolazione cognitiva: per i pazienti, consiste in un progetto di intervento più lieve, mirato a stabilizzare o rinforzare le risorse e le capacità residue, onde evitare un progredire eccessivamente accelerato del decadimento cognitivo e della neurodegenerazione. Si svolge in 1 sessione settimanale di 50 minuti-1 ora l’una, pianificata dal terapeuta per n°X mesi (minimo 3 massimo 6 con eventuale possibilità di rinnovo), in base alle necessità emerse in fase di diagnosi.
Come viene fatto?
Si basa sulla messa in atto, assieme al paziente, di protocolli ed esercizi di riabilitazione/stimolazione scientificamente tarati. Talvolta si tratta di esercizi che prevedono l’utilizzo di strumenti carta/matita, giochi di riabilitazione o che stimolino le funzioni cognitive, trattamenti con l’impiego di supporto computerizzato fornito dal terapeuta in seduta.
E per le famiglie?
Per le famiglie/singoli possono essere effettuati eventuali colloqui psicologici di supporto alla gestione emotiva (fatica nella gestione, timore per la malattia, stati d’ansia e/o depressione relativi alla situazione presente) per la persona stessa o per il/i familiari.
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